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Cos'è il Qi Gong ?

Il termine Qi Gong significa “ coltivare l’energia interna ” o “ lavoro sull’energia ” ed è un insieme di tecniche antichissime che permettono di prendere consapevolezza dell’energia vitale (Qi) e di utilizzarla per svariati scopi, principalmente per il miglioramento e la preservazione della salute. Attraverso tecniche ginniche, respiratorie, e di concentrazione mentale, si impara a sbloccare, rinforzare e guidare l’energia interna attraverso i meridiani (Jingluo) dai quali è percorso il nostro corpo secondo la Medicina Tradizionale Cinese, le cui origini sono millenarie. La ricerca scientifica moderna ha dimostrato l’efficacia del Qi Gong nella cura e nella prevenzione di molte malattie. Non bisogna pensare però che il controllo dell’energia interna richieda pochi mesi e nessuna fatica; esso è frutto di una lunga e paziente pratica. Viene eseguito adottando posizioni particolari, regolando il respiro e concentrando la mente.
Il Qi, soffio vitale, che ha sede nel Dantian inferiore, si muove lungo i Jingluo, meridiani, dalla periferia al centro, pieno e fermo, e viceversa, portando calore alle estremità. Può procedere a condizione che vi sia Fang Song, consapevolezza rilassata, cioè rilassamento fisico e mentale e correttezza posturale, ed è guidato nella circolazione da Yi, intenzione o pensiero creatore, ottenuto prima visualizzando il percorso fino alla percezione della corrente energetica. Man mano che si progredisce si sviluppa lo Shen, l’energia spirituale e mentale, espressa dallo sguardo, che rende il movimento non mera esteriorità ma veramente interno.
Se praticato con coscienza, il Qi Gong è una via all’autoconsapevolezza: migliora infatti la qualità della vita attraverso una maggiore attenzione all’aria che respiriamo o a ciò che mangiamo. Inoltre gli esercizi dinamici fanno bene al fisico, mentre il rilassamento aiuta a sciogliere ed eliminare le tensioni accumulate da ciò che, nella vita di tutti i giorni, contribuisce ad aumentare il nostro livello di stress.

Pratiche respiratorie (Tu Na)

Esistono su questo argomento numerose correnti di pensiero, ognuna con le proprie tecniche più o meno complicate. Noi distinguiamo tre tecniche fondamentali di respirazione:
1. Respirazione naturale: si inspira ed espira dal naso, cercando di ottenere un respiro profondo, sottile e continuo. Particolarmente indicata ai principianti, o negli esercizi di Qigong dinamico. 2. Respirazione nel senso della corrente: è la respirazione addominale. Si inspira gonfiando l’addome come un palloncino, e si espira sgonfiandolo. E’ la tecnica ideale per affondare il Qi nel Dantian* inferiore. 3. Respirazione inversa (o della tartaruga): l’opposto della precedente. Ideale per calmare gli stati d’ansia e per imparare a dirigere il Qi attraverso il corpo.

L’importanza degli esercizi respiratori fondamentali risiede nel trasformare l’abituale respirazione superficiale, in cui non usiamo mai la piena capacità dei nostri polmoni, in una respirazione profonda che ci permette di trarre il massimo beneficio da ogni atto respiratorio. Questi esercizi tendono inoltre a stimolare la circolazione sanguigna, a favorire il massaggio degli organi interni, a facilitare la digestione del cibo e a rinforzare l’organismo prevenendo le malattie.

* I tre dantian sono: il dantian inferiore, posto in profondità circa quattro dita sotto l’ombelico, il dantian mediano, in corrispondenza dello sterno, e il dantian superiore, tra le sopracciglia. Metodo del palo immobile (Wujizhang-Zhangzhuanggong)

Questi esercizi costituiscono la base di tutte le pratiche di QI GONG e TAIJI QUAN, perché permettono di raggiungere uno stato di rilassamento mantenendo nel contempo una posizione corretta con il minimo sforzo muscolare. Esistono diverse varianti di questa tecnica, e ogni praticante adotta quelle che ritiene più consone alle proprie caratteristiche fisiche o ai propri obbiettivi (sviluppo dell’energia interna a scopo terapeutico, preventivo o marziale). Di conseguenza le posizioni adottate possono essere più o meno basse, ma in ogni caso è fondamentale esercitare un controllo volontario sulla muscolatura, per evitare di creare tensioni e blocchi nella circolazione energetica.

Piccolo Circuito Celeste (Xiao Zhou Tian)

II Piccolo Circuito Celeste consiste nel far circolare il Qi in un percorso ad anello, attraverso il Canale di controllo (Du Mai ), verso l’alto lungo la colonna vertebrale, e il Canale di funzione (Ren Mai), che scende lungo la parte anteriore del busto.
E’ fondamentale l’aiuto di Yi, il “pensiero creatore”, nell’immaginare di “aspirare” il Qi, facendolo risalire lungo il Du Mai, e facendolo passare dietro la nuca, dal punto BAI HUI (alla sommità del capo), e successivamente dal punto REM ZHONG (tra naso e labbro superiore). Si lascia quindi ridiscendere il Qi attraverso la lingua e il canale Ren Mai, facendolo affondare nel Dantian inferiore. Infine, sempre col pensiero, guidare il Qi al punto HUI YIN (perineo – punto d’unione tra i due canali), avendo cura di tenere in retroversione il bacino, e ricominciare il percorso.
Esistono diverse varianti anche di questa tecnica, soprattutto per quanto riguarda la posizione di pratica, che può essere eretta come seduta. Di solito comunque si può notare col perseverare della pratica la comparsa di calore in tutto il corpo, seguita da sudorazione. A un primo livello il calore può essere avvertito solo nei piedi o nelle mani, mentre man mano che il Qi si sblocca e penetra nei canali, questo calore si estende a tutto il corpo.
A un livello molto avanzato possono comparire dei tremiti: il movimento immaginario del Qi, guidato dal pensiero, provoca un movimento reale del corpo.